La città
Il primo partigiano fu barlettano
Nicola Sernia e la sua squadra di combattenti per la libertà
Barletta - martedì 9 dicembre 2014
10.12
Nicola Sernia nasce a Barletta nel 1910. Operaio meccanico, a 18 anni, si arruola come allievo sottufficiale presso la scuola di Casagiove ( Caserta ). Nel 1929, viene promosso caporale e assegnato al 10 Reggimento Fanteria, dove viene promosso come sergente. Nel 1931, Nicola viene assegnato al 9 Reggimento Artiglieria Pesante e nel 1936 parte volontario per la Tripolitania ( Libia ). al termine del servizio, viene rimpatriato, e frequenta a Piacenza il corso per artificieri, specializzandosi artificiere nel 1938.
Nel 1941 viene promosso maresciallo artificiere. Dopo l'armistizio dell'8 settembre, Nicola Sernia rifiuta di arruolarsi nella RSI (Repubblica Sociale Italiana) e viene arrestato, presso il deposito reggimentale di Gorizia, dove era in servizio. Riesce ad evadere dal carcere e raggiunge la Puglia, dove organizza una squadra di ex militari e volontari, che avevano rifiutato di arruolarsi nella Repubblica Sociale di Mussolini. La sua specializzazione di artificiere gli tornerà utile, Nicola si adopera per sminare le strade e i campi.
L'8 ottobre 1943, sulla strada per Celenza Valfortore (Foggia), Nicola viene coinvolto con la sua squadra, in un violento scontro a fuoco con una colonna di soldati tedeschi. Nonostante il micidiale fuoco della artiglieria tedesca e sebbene fosse stato ferito, Nicola non lascia il suo posto e continua a combattere, fino alla fine.
Nicola Sernia aveva 33 anni e fu decorato con la Medaglia d'oro al Valor Militare.
La squadra di patrioti, organizzata da Nicola, è stata riconosciuta come una delle prime formazioni partigiane in Italia.
Il Comune di Barletta ha dedicato a Nicola Sernia il monumento situato presso i giardini " G. De Nittis", ripetutamente vandalizzato. La caserma dell'11º Reggimento Genio Guastatori di Foggia, è stata intitolata a Nicola Sernia.
A seguire, pubblichiamo l'elenco dei partigiani barlettani caduti nella guerra di liberazione dal nazi-fascismo.
Nel 1941 viene promosso maresciallo artificiere. Dopo l'armistizio dell'8 settembre, Nicola Sernia rifiuta di arruolarsi nella RSI (Repubblica Sociale Italiana) e viene arrestato, presso il deposito reggimentale di Gorizia, dove era in servizio. Riesce ad evadere dal carcere e raggiunge la Puglia, dove organizza una squadra di ex militari e volontari, che avevano rifiutato di arruolarsi nella Repubblica Sociale di Mussolini. La sua specializzazione di artificiere gli tornerà utile, Nicola si adopera per sminare le strade e i campi.
L'8 ottobre 1943, sulla strada per Celenza Valfortore (Foggia), Nicola viene coinvolto con la sua squadra, in un violento scontro a fuoco con una colonna di soldati tedeschi. Nonostante il micidiale fuoco della artiglieria tedesca e sebbene fosse stato ferito, Nicola non lascia il suo posto e continua a combattere, fino alla fine.
Nicola Sernia aveva 33 anni e fu decorato con la Medaglia d'oro al Valor Militare.
La squadra di patrioti, organizzata da Nicola, è stata riconosciuta come una delle prime formazioni partigiane in Italia.
Il Comune di Barletta ha dedicato a Nicola Sernia il monumento situato presso i giardini " G. De Nittis", ripetutamente vandalizzato. La caserma dell'11º Reggimento Genio Guastatori di Foggia, è stata intitolata a Nicola Sernia.
A seguire, pubblichiamo l'elenco dei partigiani barlettani caduti nella guerra di liberazione dal nazi-fascismo.