Servizi sociali
Il caso di Francesco e Letizia, dopo un mese nessuna risposta
I genitori della 4^ H «Aiutiamo Letizia, riportiamola nel suo mondo»
Barletta - martedì 28 ottobre 2014
1.07
Tutto tace attorno alla triste storia che ha coinvolto due bambini barlettani, Letizia e Francesco, che da diversi mesi sono costretti a vivere in una casa famiglia. La redazione di BarlettaViva aveva già trattato l'argomento, raccogliendo l'appello di mamma Sterpeta. Da allora è passato più di un mese, senza che nessuna risposta sia arrivata a destinazione. Letizia e Francesco sono stati letteralmente sradicati dal loro mondo, hanno dovuto lasciare la scuola a Barletta per trasferirsi in casa famiglia a Bitonto. I primi a sentire la mancanza dei bambini sono stati i rispettivi compagni di classe. A lanciare un ulteriore appello sono i genitori degli alunni della quarta H dell'Istituto Comprensivo "Pietro Paolo Mennea", che hanno voluto palesare le proprie emozioni attraverso una lettera:
«Questo nuovo anno scolastico è cominciato con una spiacevole sorpresa per gli alunni della classe IV H dell'Istituto Comprensivo "Pietro P. Mennea"».
«Dopo gli abbracci e i baci iniziali, scemata l'euforia i bambini si sono accorti dell'assenza della loro amica di classe Letizia. Ben presto hanno capito che il suo banco sarebbe rimasto vuoto per il resto dell'anno scolastico, e alle loro richieste di spiegazioni neanche le insegnanti hanno avuto il coraggio di dare risposte. Quando noi genitori siamo venuti a conoscenza della verità di quanto accaduto, una morsa ci ha stretto il cuore. Sapevamo che Letizia vivesse una situazione familiare particolare, ma nulla è mai trapelato dal suo visino dolce».
«Per i suoi amici di classe, nei tre anni trascorsi insieme, è stata una compagna vivace e piena di gioia, con cui condividere i momenti di studio, ma anche quelli di gioco. I suoi progressi scolastici sono sempre stati vissuti con partecipazione dalla scolaresca in cui, sotto la guida delle maestre, prevale l'affiatamento sulla rivalità. E aver perso una compagna così dolce e gentile, generosa e sempre disponibile, per tutti i bambini è stato un grande dispiacere. Personalmente non ho avuto il coraggio di raccontare a mio figlio dove si trovi Letizia in questo momento…»
«Tutti noi genitori ci chiediamo se non ci sia un modo diverso di aiutare la famiglia della piccola Letizia. Sinceramente non crediamo che scardinarla da quanto di "positivo" ci fosse nella sua vita possa essere la soluzione migliore».
«Per tre anni i compagni di classe e le maestre hanno rappresentato il suo mondo…un mondo in cui vivere serenamente la propria età, circondata da affetto e premure».
[I genitori della 4^ H]
«Questo nuovo anno scolastico è cominciato con una spiacevole sorpresa per gli alunni della classe IV H dell'Istituto Comprensivo "Pietro P. Mennea"».
«Dopo gli abbracci e i baci iniziali, scemata l'euforia i bambini si sono accorti dell'assenza della loro amica di classe Letizia. Ben presto hanno capito che il suo banco sarebbe rimasto vuoto per il resto dell'anno scolastico, e alle loro richieste di spiegazioni neanche le insegnanti hanno avuto il coraggio di dare risposte. Quando noi genitori siamo venuti a conoscenza della verità di quanto accaduto, una morsa ci ha stretto il cuore. Sapevamo che Letizia vivesse una situazione familiare particolare, ma nulla è mai trapelato dal suo visino dolce».
«Per i suoi amici di classe, nei tre anni trascorsi insieme, è stata una compagna vivace e piena di gioia, con cui condividere i momenti di studio, ma anche quelli di gioco. I suoi progressi scolastici sono sempre stati vissuti con partecipazione dalla scolaresca in cui, sotto la guida delle maestre, prevale l'affiatamento sulla rivalità. E aver perso una compagna così dolce e gentile, generosa e sempre disponibile, per tutti i bambini è stato un grande dispiacere. Personalmente non ho avuto il coraggio di raccontare a mio figlio dove si trovi Letizia in questo momento…»
«Tutti noi genitori ci chiediamo se non ci sia un modo diverso di aiutare la famiglia della piccola Letizia. Sinceramente non crediamo che scardinarla da quanto di "positivo" ci fosse nella sua vita possa essere la soluzione migliore».
«Per tre anni i compagni di classe e le maestre hanno rappresentato il suo mondo…un mondo in cui vivere serenamente la propria età, circondata da affetto e premure».
[I genitori della 4^ H]