Gli occupanti ex distilleria: «Sindaco, Lei e tutta l’amministrazione sapete benissimo»

Non si arresta l'ondata di commenti, messaggi, avvisi e telefonate alla redazione di BarlettaViva per la questione degli occupanti "abusivi" delle palazzine nella zona adiacente l'ex distilleria. Questione che è ormai diventata vero e proprio banco di prova per politica e cittadinanza. Solo pochi giorni fa ci si riferiva alla nostra città come fosse seduta su una polveriera e da allora tanti accadimenti si sono susseguiti; tanto ancora sarà da raccontare. Buon ultime le segnalazioni di movimenti delle forze dell'ordine, ormai sempre più spesso viste come detentrici di legalità e portatrici di ordine [ci riferiamo al virtuoso "controllo" che onesti cittadini hanno di ciò che accade, la chiameremmo meglio "consapevolezza buona" ndr]. Di seguito pubblichiamo in esclusiva e in forma integrale la lettera giunta alla nostra redazione da parte di uomini e donne che tuttora occupano quegli stabili.

«Gentilissimo Sig. sindaco, iniziamo questo nostro scritto replicando a ciò che è stato espresso da voi mediante questa testata giornalistica, visto che è impossibile incontrarLa perché Lei in prima persona non ha mai voluto riceverci, cosa che da primo cittadino aveva il dovere di fare. Ricordate che abusivi o meno facciamo comunque parte della città che Lei governa».

«Per essere più chiari gli alloggi tanto citati non furono occupati nell'ottobre 2009, come lei stesso sostiene, ma bensì il 21-11-2009, e non per perdere tempo ma per assoluta necessità. A quei tempi tutto fu permesso e non fu preso nessun provvedimento al riguardo, nessun provvedimento è stato preso neppure dall'attuale amministrazione comunale "nonostante si parli tanto di legalità", con questo teniamo a precisare che tutti "vecchi e nuovi" hanno permesso che questo "abuso" si prolungasse negli anni!»
«Noi abbiamo chiesto soluzioni fin dall'inizio , anche pagando quello che ci spettava, ma come ben sapete non siamo mai stati ascoltati ma si è preferito chiudere gli occhi, invece di affrontare, da chi di dovere, questa situazione che ad oggi si è andata solo a peggiorare! E sicuramente dopo più di 5 anni uno sgombero senza nessuna soluzione concreta, non servirebbe certo a migliorare le cose!»

«Riguardo l'energia elettrica abbiamo subito una vera ingiustizia "quella degli arresti". Per essere corretti Lei si sbaglia quando dice che l'allaccio si trova nei pressi di un contatore che verrebbe utilizzato per svolgere alcuni lavori nell'area dell'ex distilleria. Lei e tutta l'amministrazione comunale sapete benissimo che l'allaccio si trova nei pressi di una cabina elettrica situata all'interno dell'orto botanico che solo addetti competenti erano in grado di potervi mettere mano! In breve, non vorrà spostato alcun contatore dall'esterno all'interno, visto che all'interno già si trova!»

«A questo punto, visto che siamo stati additati come dei criminali, ognuno si prenda le proprie responsabilità come giusto sia. Detto questo, infine Le proporremmo quello che abbiamo sempre proposto in tutti questi anni, cioè fronteggiare questa emergenza, aprendo tutte le porte di quelle case "IACP e comunali" che da anni luce sono in stato di abbandono totale, mentre c'è gente che ne ha veramente bisogno "non dimentichiamo che la casa è un diritto di tutti, e i diritti vanno rispettati" e non ci si venga a dire che nulla si può fare, perché sappiamo benissimo che chi ha il potere può far piovere e nevicare! Se solo chi ci governa pensasse un po' di più al suo popolo invece che ai suoi interessi, magari noi e "tanta gente come noi" oggi non si ritroverebbe a far parte di questa illegalità».

«Saremmo un fiume in piena ma è meglio se ci fermiamo qui!

Cordiali saluti».

[Gli occupanti dell'ex distilleria]