La città
Giù i tralicci, su le gru: ultimo abbattimento stamane in Via dei Salici
Un’operazione da 10.721.000 euro, Cascella: «non un euro di più»
Barletta - martedì 2 dicembre 2014
14.27
Centinai di bambini, decine tra assessori e dirigenti comunali per salutare l'ultimo traliccio dell'alta tensione, che serviva la tratta Barletta-Molfetta. E' accaduto stamattina, in Via dei Salici, nel quartiere "Barberini" che provoca il prurito a molti. Cinque anni fa, il 28 aprile 2009, ebbe inizio l'iter amministrativo per l'interramento di tre elettrodotti (uno di proprietà dell'allora Enel Distribuzione e gli altri due di R.F.I.); oggi siamo testimoni di un risultato storico per la città di Barletta.
«Questo è un investimento nella qualità della vita, nella riqualificazione urbana. Abbiamo puntato sulla soddisfazione dei cittadini, che hanno creduto in questo territorio. In questo quartiere non sono mancate incomprensioni sulla presunta discarica, ma alla fine ci siamo intesi e riusciremo a portare qui un servizio di qualità per l'intera città di Barletta, come quello dell'Ecocentro. I costi dell'operazione sono rientrati nelle uscite preventivate; l'unico problema adesso è trovare coperture finanziarie per riqualificare la zona. Ogni euro risparmiato sarà investito per operazione di rigenerazione urbana, urgente in questo quartiere». Si esprime così il sindaco Pasquale Cascella, di fronte a centinai di bambini, i cui occhi oggi hanno potuto vedere l'archiviazione di un passato dolente. Con i tralicci, infatti, si abbattono anche l'inquinamento elettromagnetico, l'antiestetica di una città, la minaccia alla salute pubblica.
Ma restano in piedi le tante gru della cementificazione, le impalcature dei casermoni da periferia, edificati senza un criterio ingegneristico reale (le ultime costruzioni sono a ridosso di strade principale, come Via Paolo Ricci) e senza il rispetto per il bello e per il giusto. Alla presenza dei neo assessori alle politiche urbane, all'ambiente, alle politiche giovanili, alla legalità, ai servizi sociali, il passato è stato interrato e la vista del panorama adesso è più nitida. Si può godere meglio della speculazione urbanistica della 167, che non sembra recidere alcun legame con le vecchie abitudini. La foschia di questa giornata sembrava dire che il countdown gridato dai bambini per il traliccio fosse anche per loro.
«Questo è un investimento nella qualità della vita, nella riqualificazione urbana. Abbiamo puntato sulla soddisfazione dei cittadini, che hanno creduto in questo territorio. In questo quartiere non sono mancate incomprensioni sulla presunta discarica, ma alla fine ci siamo intesi e riusciremo a portare qui un servizio di qualità per l'intera città di Barletta, come quello dell'Ecocentro. I costi dell'operazione sono rientrati nelle uscite preventivate; l'unico problema adesso è trovare coperture finanziarie per riqualificare la zona. Ogni euro risparmiato sarà investito per operazione di rigenerazione urbana, urgente in questo quartiere». Si esprime così il sindaco Pasquale Cascella, di fronte a centinai di bambini, i cui occhi oggi hanno potuto vedere l'archiviazione di un passato dolente. Con i tralicci, infatti, si abbattono anche l'inquinamento elettromagnetico, l'antiestetica di una città, la minaccia alla salute pubblica.
Ma restano in piedi le tante gru della cementificazione, le impalcature dei casermoni da periferia, edificati senza un criterio ingegneristico reale (le ultime costruzioni sono a ridosso di strade principale, come Via Paolo Ricci) e senza il rispetto per il bello e per il giusto. Alla presenza dei neo assessori alle politiche urbane, all'ambiente, alle politiche giovanili, alla legalità, ai servizi sociali, il passato è stato interrato e la vista del panorama adesso è più nitida. Si può godere meglio della speculazione urbanistica della 167, che non sembra recidere alcun legame con le vecchie abitudini. La foschia di questa giornata sembrava dire che il countdown gridato dai bambini per il traliccio fosse anche per loro.