Lavori in corso sulla Litoranea di Ponente, «chiediamo chiarimenti»
Una lettera indirizzata direttamente al sindaco Cascella
mercoledì 24 febbraio 2016
10.46
iReport
«Egregio Sig. Sindaco Cascella Pasquale, noi sottoscritti cittadini barlettani: Cervello Cosimo Damiano (detto Mimmo), Vischi Domenico, Seccia Michele, le facciamo presente quanto segue. Attualmente in mare, sulla litoranea di ponente, sono in corso lavori (da lei commissionati per la città di Barletta) per la realizzazione di una barriera frangiflutti, stranamente sommersa (rispetto al livello medio del mare), per una lunghezza di circa 2.600 metri. Definiamo "strana" tale decisione perché è risaputo, nonché logico, che quel tipo di barriera ha una minore capacità, sia di dissipazione energetica del moto ondoso (specialmente in presenza di forti mareggiate), sia di formazione di accumuli sabbiosi, rispetto alla barriera frangiflutti del tipo emersa (che fuoriesce di almeno un metro dal livello del mare con interposizione di varchi che assicurano un sufficiente ricambio di acqua), che da ottimi risultati, sia di dissipazione energetica sulle onde, che di formazione di accumuli sabbiosi. Sulla costa adriatica ce ne sono tantissime di barriere di tipo emersa.
Oltretutto, ad oggi il tratto di barriera sommersa già realizzata (circa 1.500 metri, a partire dal punto Sud, verso Nord della litoranea) è stata eseguita in maniera tale da ridurre ulteriormente la sua efficacia, già di per sé minima. Visto che per la sua realizzazione (e dei pennelli) sono stati scaricati in mare, a mezzo di autocarri, insieme ai grandi massi di pietra, anche tantissima terra rossa e tantissimi piccoli massi di pietra di diverse dimensioni (sicuramente di peso di gran lunga inferiore a quello stabilito dal contratto d'appalto, che sono tra 700 e 1.000 Kg per la barriera, e 350 e 500 Kg per i pennelli), che a causa delle forti mareggiate di metà gennaio c.a. sono stati trascinati (la terra rossa e tantissimi dei suddetti piccoli massi di pietra) via dai pennelli e dalla barriera, posandosi sul fondale sabbioso, tra le barriere e la riva, (deturpando l'ambiente marino e creando pericoli ai bagnanti, per la presenza di tantissime pietre sul fondale sabbioso), mettendo a "nudo" una barriera sommersa fatta di massi (di peso molto inferiore a quello stabilito dal contratto) non compatti tra di loro (con tanti spazi vuoti), ciò è possibile verificarlo nelle prime ore del mattino, con la bassa marea.
Inoltre, per un'altra cosa strana, al punto iniziale della barriera (lato Sud della litoranea di ponente),sono stati scaricati piccoli massi accanto alla riva (posizionato obliquamente rispetto alla battigia, per una Pagina 2 di 3 lunghezza di un centinaio di metri), che danno come unico risultato, quello di rendere inutilizzabile quel tratto di mare ai bagnanti. Sig. Sindaco, è evidente, che per il trasporto e il posizionamento dei grossi massi, per la realizzazione della barriera frangiflutti e dei pennelli, non dovevano essere utilizzati mezzi per via terra (autocarri), bensì mezzi per via mare, come nell'anno 2006, fu fatto nella vicina città di Bisceglie, in cui, per la realizzazione delle barriere frangiflutti, l'impresa appaltatrice utilizzò un motopontone e un braccio meccanico, per trasportare (via mare) e posizionare (con criterio) in mare, solo ed esclusivamente grandissimi massi di pietra, e non come a Barletta, utilizzando tantissima terra e piccoli massi, anche per rendere percorribile la stradina per il passaggio degli autocarri e delle pale meccaniche che trasportano, scaricano e dispongono il materiale (massi, pietre e terra) in mare.
Sicuramente ci sono responsabilità di tanti soggetti, che hanno autorizzato l'utilizzo dei mezzi via terra (autocarri e pale meccaniche), e che non hanno controllato l'esecuzione dei lavori al fine di evitare lo scaricamento in mare di terra e piccoli massi. Anche lei, Sig. Sindaco, in qualità di committente ha le sue responsabilità. Tale opera (intrisa, costellata dalle suddette gravi anomalie) dal costo di € 1.900.801,00 di soldi pubblici, alla luce delle anomalie evidenziate, gli unici gratificati, sono sicuramente l'impresa appaltatrice (che incassa € 1.824.611,00), il progettista di Milano (che incassa € 44.189,00) e tanti altri soggetti, incluso il proprietario della cava, che sarà arci-contento di aver svuotato la sua cava da grandi e piccoli massi e da tantissima terra.
Sig. Sindaco, gentilmente, metta sul sito del comune di Barletta, tutta la documentazione relativa al progetto, alla gara d'appalto, al contratto d'appalto con relativo capitolato. Inoltre, le chiediamo di dare doverose spiegazioni (e documentazione) ai cittadini barlettani (inclusi i sottoscritti), rispondendo alle seguenti domande e richieste di spiegazioni:
[Cosimo Damiano Cervello (detto Mimmo) - Domenico Vischi - Michele Seccia]
Oltretutto, ad oggi il tratto di barriera sommersa già realizzata (circa 1.500 metri, a partire dal punto Sud, verso Nord della litoranea) è stata eseguita in maniera tale da ridurre ulteriormente la sua efficacia, già di per sé minima. Visto che per la sua realizzazione (e dei pennelli) sono stati scaricati in mare, a mezzo di autocarri, insieme ai grandi massi di pietra, anche tantissima terra rossa e tantissimi piccoli massi di pietra di diverse dimensioni (sicuramente di peso di gran lunga inferiore a quello stabilito dal contratto d'appalto, che sono tra 700 e 1.000 Kg per la barriera, e 350 e 500 Kg per i pennelli), che a causa delle forti mareggiate di metà gennaio c.a. sono stati trascinati (la terra rossa e tantissimi dei suddetti piccoli massi di pietra) via dai pennelli e dalla barriera, posandosi sul fondale sabbioso, tra le barriere e la riva, (deturpando l'ambiente marino e creando pericoli ai bagnanti, per la presenza di tantissime pietre sul fondale sabbioso), mettendo a "nudo" una barriera sommersa fatta di massi (di peso molto inferiore a quello stabilito dal contratto) non compatti tra di loro (con tanti spazi vuoti), ciò è possibile verificarlo nelle prime ore del mattino, con la bassa marea.
Inoltre, per un'altra cosa strana, al punto iniziale della barriera (lato Sud della litoranea di ponente),sono stati scaricati piccoli massi accanto alla riva (posizionato obliquamente rispetto alla battigia, per una Pagina 2 di 3 lunghezza di un centinaio di metri), che danno come unico risultato, quello di rendere inutilizzabile quel tratto di mare ai bagnanti. Sig. Sindaco, è evidente, che per il trasporto e il posizionamento dei grossi massi, per la realizzazione della barriera frangiflutti e dei pennelli, non dovevano essere utilizzati mezzi per via terra (autocarri), bensì mezzi per via mare, come nell'anno 2006, fu fatto nella vicina città di Bisceglie, in cui, per la realizzazione delle barriere frangiflutti, l'impresa appaltatrice utilizzò un motopontone e un braccio meccanico, per trasportare (via mare) e posizionare (con criterio) in mare, solo ed esclusivamente grandissimi massi di pietra, e non come a Barletta, utilizzando tantissima terra e piccoli massi, anche per rendere percorribile la stradina per il passaggio degli autocarri e delle pale meccaniche che trasportano, scaricano e dispongono il materiale (massi, pietre e terra) in mare.
Sicuramente ci sono responsabilità di tanti soggetti, che hanno autorizzato l'utilizzo dei mezzi via terra (autocarri e pale meccaniche), e che non hanno controllato l'esecuzione dei lavori al fine di evitare lo scaricamento in mare di terra e piccoli massi. Anche lei, Sig. Sindaco, in qualità di committente ha le sue responsabilità. Tale opera (intrisa, costellata dalle suddette gravi anomalie) dal costo di € 1.900.801,00 di soldi pubblici, alla luce delle anomalie evidenziate, gli unici gratificati, sono sicuramente l'impresa appaltatrice (che incassa € 1.824.611,00), il progettista di Milano (che incassa € 44.189,00) e tanti altri soggetti, incluso il proprietario della cava, che sarà arci-contento di aver svuotato la sua cava da grandi e piccoli massi e da tantissima terra.
Sig. Sindaco, gentilmente, metta sul sito del comune di Barletta, tutta la documentazione relativa al progetto, alla gara d'appalto, al contratto d'appalto con relativo capitolato. Inoltre, le chiediamo di dare doverose spiegazioni (e documentazione) ai cittadini barlettani (inclusi i sottoscritti), rispondendo alle seguenti domande e richieste di spiegazioni:
- Perché il progetto della barriera frangiflutti (con tante anomalie) alquanto semplice, si è andato a "scomodare" un progettista di Milano, invece di farlo fare (senza le gravi predette anomalie e risparmiando "diversi euro") dai tecnici del comune di Barletta?
- Lei Sig. Sindaco, spieghi bene, come ha fatto ad accettare e firmare (insieme all'assessore ai lavori pubblici, al direttore dei lavori, ecc.) un progetto, un contratto d'appalto (con relativo capitolato), in cui viene specificato, che per la realizzazione dei pennelli e della barriera frangiflutti sommersa, si debba fare uso di mezzi via terra (autocarri e pale meccaniche), che logicamente, per poter trasportare, scaricare e posizionare i grandi massi di pietra in mare è indispensabile farsi "la stradina" in mare, nel medesimo punto in cui, tratto dopo tratto, si realizzi la barriera e i pennelli; per cui, insieme ai grandi massi di pietra, gli autocarri trasportano e scaricano in mare anche tantissimi piccoli e piccolissimi massi di pietra, accompagnati da tantissima terra di colore rosso, che con le forti mareggiate di metà gennaio c.a. sono stati trascinati via dai pennelli e dalla barriera, depositandosi sul fondale sabbioso tra la barriera e la riva, rovinando, deturpando l'ambiente marino, sporcando l'acqua marina e il fondale sabbioso, di terra rossa; nonché, creando pericoli ai bagnanti, proprio per la presenza delle tantissime pietre (anche taglienti) sparse in mare, sul fondale sabbioso.
- Chi aveva il compito di controllare il regolare svolgimento dei lavori (ivi compreso lo scarico dei soli grandi massi di pietra, dal peso stabilito nel contratto d'appalto, senza la tantissima terra rossa e i tantissimi piccoli e piccolissimi massi, che hanno scaricato e continuano a scaricare, deturpando l'ambiente marino e creando pericoli per i bagnanti)? Lei Sig. Sindaco, qualche controllo l'ha fatto? Le suddette gravi anomalie e irregolarità le ha riscontrate?
- Perché non è stato fatto il progetto per la realizzazione della barriera frangiflutti emersa, con l'interposizione di varchi atti ad assicurare un sufficiente ricambio di acqua, al fine di ottenere ottimi risultati?
- Spieghi tutta la procedura della gara d'appalto (di tutti i partecipanti) e della sua assegnazione. Sig. Sindaco, la invitiamo ad attivarsi subito, per porre fine a tale "scempio", al fine di fare continuare i lavori in maniera corretta. Che il trasporto e il posizionamento, dei soli grandi massi (dal peso regolare) avvenga utilizzando i mezzi via mare e non più quelli via terra (autocarri e pale meccaniche) e quindi di fare sistemare, correggere i lavori già fatti, rimuovendo (utilizzando mezzi via mare) sia della barriera che dai pennelli, i tantissimi piccoli e piccolissimi massi (di peso di gran lunga inferiore a quello stabilito nel contratto d'appalto) posizionando i grandi massi di pietra (dal giusto peso) riempiendo i tanti spazi vuoti, attualmente esistenti tra i massi, in maniera tale da realizzare una vera barriera frangiflutti (e pennelli) forte e compatta. Inoltre, di fare rimuovere i tantissimi piccoli e piccolissimi massi ( di peso non regolare) posizionati al punto d'inizio della barriera (lato Sud della litoranea) accanto alla riva, per un centinaio di metri (in maniera obliqua, rispetto alla battigia), al fine di rendere nuovamente fruibile dai bagnanti quel tratto di mare. Infine di far rimuovere i tantissimi piccoli e piccolissimi massi di pietra, che a seguito delle forti mareggiate sono stati trascinati via dai pennelli e dalla barriera, andando a finire sul fondale sabbioso, tra la stessa barriera (e pennelli) e la battigia. Distinti saluti».
[Cosimo Damiano Cervello (detto Mimmo) - Domenico Vischi - Michele Seccia]