Basta soluzioni di ripiego e penalizzanti per l'istituto "Garrone"
Lettera di chiarimento dei docenti
venerdì 25 settembre 2015
iReport
«E' necessario prendere atto della nuova realtà che ormai da diversi anni vede l'I.I.S.S. "Nicola Garrone" di Barletta raccogliere i risultati di un'offerta formativa in linea con le esigenze del territorio. A beneficio delle famiglie che intendono accogliere le sfide del nuovo mercato del lavoro, l'Istituto ha operato scelte innovative e coraggiose che hanno portato al raddoppio della popolazione scolastica in pochi anni, a fronte del decremento demografico della città. Non è forse evidente a tutti che questa scuola, avendo superato i limiti della sua tradizione formativa, è in grado di far fronte alle esigenze della popolazione scolastica ma non può da sola risolvere le difficoltà logistiche senza un intervento efficace degli enti locali preposti?
Non si possono lasciar correre le considerazioni errate e profondamente pregiudizievoli, che si leggono negli ultimi giorni, nei riguardi di una intera scuola e di un Dirigente. In primo luogo, non è possibile chiudersi alla crescita della domanda, risorsa naturale che viene fuori dalle pieghe della nostra società. In parole semplici, non si può negare ai ragazzi e alle loro famiglie di scegliere gli indirizzi del "Garrone" perché è pur vero che la C.M. 51/2014 indica un limite nell'accoglimento delle domande di iscrizione per ciascuna istituzione scolastica, ma specifica anche in modo chiaro l'inconsistenza di un vincolo vero e proprio a discapito della libertà di scelta e del diritto allo studio stabilendo che: "[…] Resta inteso, comunque, che l'Amministrazione scolastica deve garantire in ogni caso, soprattutto per gli alunni soggetti all'obbligo di istruzione, la fruizione del diritto allo studio attraverso ogni utile forma di razionalizzazione e di indirizzo a livello territoriale. È, pertanto, evidente che un'aperta ed efficace collaborazione tra le scuole e gli Enti locali consente di individuare in anticipo le condizioni per l'accoglimento delle domande, pur con le variazioni che di anno in anno si rendono necessarie".
Pertanto, in contrasto con una linea di pensiero basata su disinformazione e approssimazione si impone una chiarificazione definitiva. Le esigenze logistiche di una così vasta popolazione scolastica sono state portate all'attenzione degli enti competenti da parte del D.S. dell'I.I.S.S. "Garrone" come una necessità oggettiva a cui è necessario rispondere con una presa di coscienza dei mutati equilibri della nostra realtà scolastica. Sono cinque anni che l'I.I.S.S. "Garrone" si adatta a soluzioni di ripiego e penalizzanti e, considerato che la condizione di espansione del nostro istituto è verosimilmente destinata a non mutare, si rende necessaria una soluzione chiara e definitiva. Questa condizione di precarietà sembra essere stata finalmente superata poiché nella seduta del 27/07/2015, convocata dal Direttore generale dell'USR Dott.ssa Anna Cammalleri, è stato assegnato l'intero plesso "Nervi" all'I.I.S.S. "Garrone" a partire dall'a.s. 2016-17, in attesa che vengano realizzati i laboratori necessari per assicurare la continuità delle attività del "Nervi-Fermi-Cassandro".
Limitatamente a questo anno scolastico, la Provincia BAT assegna all'I.I.S.S. "Garrone" 20 aule ubicate nel plesso del "Nervi", decisione confermata con la delibera del Presidente della Provincia n. 51 del 14/9/2015. Ci sembra che questa sia la risposta logica e razionale che finalmente tiene conto delle particolari esigenze organizzative dell'I.I.S.S. "Garrone", senza che la vita scolastica degli studenti del "Nervi" venga turbata. In questo clima di disinformazione, si puntualizza che altre soluzioni prospettate, ma difformi dalle indicazioni fornite dalla Provincia BAT, sono logisticamente impraticabili: in primo luogo, nella riorganizzazione dell'assetto logistico dell'I.I.S.S. "Garrone" non vi è mai stata disponibilità a cedere le aule dell'adiacente Scuola Secondaria di Primo grado "Montalcini" e che in ogni caso sarebbero insufficienti. In secondo luogo, la dislocazione sui due plessi "Nervi" e "Cassandro" proposta dalla D.S. Cianci, risulta inadeguata in quanto le aule disponibili non sono allocate tutte al piano terra. Cosa significherebbe lavorare in queste condizioni? Al di là delle ovvie difficoltà organizzative, come spiegare con chiarezza le problematiche che la presenza di 103 studenti con disabilità comporta? Come garantire la sorveglianza e la sicurezza delle classi utilizzando lo stesso personale sul doppio degli spazi?
Nell'attesa dell'applicazione della Delibera del Presidente Spina, si apprezza il comportamento esemplare dei nostri studenti impegnati dall'inizio dell'anno nei doppi turni e nei disagi che questi comportano, senza interrompere la loro quotidiana attività scolastica con inopportune manifestazioni».
[I docenti dell'I.I.S.S." N.Garrone" di Barletta]
Non si possono lasciar correre le considerazioni errate e profondamente pregiudizievoli, che si leggono negli ultimi giorni, nei riguardi di una intera scuola e di un Dirigente. In primo luogo, non è possibile chiudersi alla crescita della domanda, risorsa naturale che viene fuori dalle pieghe della nostra società. In parole semplici, non si può negare ai ragazzi e alle loro famiglie di scegliere gli indirizzi del "Garrone" perché è pur vero che la C.M. 51/2014 indica un limite nell'accoglimento delle domande di iscrizione per ciascuna istituzione scolastica, ma specifica anche in modo chiaro l'inconsistenza di un vincolo vero e proprio a discapito della libertà di scelta e del diritto allo studio stabilendo che: "[…] Resta inteso, comunque, che l'Amministrazione scolastica deve garantire in ogni caso, soprattutto per gli alunni soggetti all'obbligo di istruzione, la fruizione del diritto allo studio attraverso ogni utile forma di razionalizzazione e di indirizzo a livello territoriale. È, pertanto, evidente che un'aperta ed efficace collaborazione tra le scuole e gli Enti locali consente di individuare in anticipo le condizioni per l'accoglimento delle domande, pur con le variazioni che di anno in anno si rendono necessarie".
Pertanto, in contrasto con una linea di pensiero basata su disinformazione e approssimazione si impone una chiarificazione definitiva. Le esigenze logistiche di una così vasta popolazione scolastica sono state portate all'attenzione degli enti competenti da parte del D.S. dell'I.I.S.S. "Garrone" come una necessità oggettiva a cui è necessario rispondere con una presa di coscienza dei mutati equilibri della nostra realtà scolastica. Sono cinque anni che l'I.I.S.S. "Garrone" si adatta a soluzioni di ripiego e penalizzanti e, considerato che la condizione di espansione del nostro istituto è verosimilmente destinata a non mutare, si rende necessaria una soluzione chiara e definitiva. Questa condizione di precarietà sembra essere stata finalmente superata poiché nella seduta del 27/07/2015, convocata dal Direttore generale dell'USR Dott.ssa Anna Cammalleri, è stato assegnato l'intero plesso "Nervi" all'I.I.S.S. "Garrone" a partire dall'a.s. 2016-17, in attesa che vengano realizzati i laboratori necessari per assicurare la continuità delle attività del "Nervi-Fermi-Cassandro".
Limitatamente a questo anno scolastico, la Provincia BAT assegna all'I.I.S.S. "Garrone" 20 aule ubicate nel plesso del "Nervi", decisione confermata con la delibera del Presidente della Provincia n. 51 del 14/9/2015. Ci sembra che questa sia la risposta logica e razionale che finalmente tiene conto delle particolari esigenze organizzative dell'I.I.S.S. "Garrone", senza che la vita scolastica degli studenti del "Nervi" venga turbata. In questo clima di disinformazione, si puntualizza che altre soluzioni prospettate, ma difformi dalle indicazioni fornite dalla Provincia BAT, sono logisticamente impraticabili: in primo luogo, nella riorganizzazione dell'assetto logistico dell'I.I.S.S. "Garrone" non vi è mai stata disponibilità a cedere le aule dell'adiacente Scuola Secondaria di Primo grado "Montalcini" e che in ogni caso sarebbero insufficienti. In secondo luogo, la dislocazione sui due plessi "Nervi" e "Cassandro" proposta dalla D.S. Cianci, risulta inadeguata in quanto le aule disponibili non sono allocate tutte al piano terra. Cosa significherebbe lavorare in queste condizioni? Al di là delle ovvie difficoltà organizzative, come spiegare con chiarezza le problematiche che la presenza di 103 studenti con disabilità comporta? Come garantire la sorveglianza e la sicurezza delle classi utilizzando lo stesso personale sul doppio degli spazi?
Nell'attesa dell'applicazione della Delibera del Presidente Spina, si apprezza il comportamento esemplare dei nostri studenti impegnati dall'inizio dell'anno nei doppi turni e nei disagi che questi comportano, senza interrompere la loro quotidiana attività scolastica con inopportune manifestazioni».
[I docenti dell'I.I.S.S." N.Garrone" di Barletta]